Stanno destando scalpore le ultime dichiarazioni dell’ex-generale USA Douglas MacGregor anche perché è stata una delle voci occidentali tra quelle che hanno sempre messo da parte la propaganda e offerto una visione più corretta soprattutto dell’andamento della guerra in Ucraina. MacGregor è sempre stato molto critico verso l’attuale amministrazione e le sue previsioni sulla guerra, ma anche sulle sue implicazioni politiche ed economiche, spesso si sono rivelate attendibili. Certamente, come persone vicina all’ex-Presidente Trump, non corre buon sangue con i Democratici e l’attuale presidente degli Stati Uniti ma questo non ha portato a dichiarazioni inverosimili o analisi completamente inventate per cercare di screditare l’Amministrazione. E’ bastato, in fondo, non seguire la propaganda diffusa a piene mani e dire semplicemente quello che pensava per rompere il fronte e le sue analisi si sono rivelate più che attendibili.
Per questa ragione le dichiarazioni attuali sono allarmanti:
“Hai ragione. Io non penso che arriveremo alle elezioni [presidenziali] del 2024. Penso che Washington imploderà prima di quella data. Penso che le nostre condizioni economiche e finanziarie siano fragili e questo verrà alla luce in modo molto traumatico.
Ti dirò, non so esattamente come succederà ma credo che ci troveremo in una situazione per la quale le banche verranno chiuse per due o tre settimane e nessuno potrà accedere.”
“Davvero lo pensi?”
“Si, penso che succederà qualcosa del genere. E penso anche che il livello di criminalità e violenza nelle nostre città sia così elevato da contagiare altri settori della società. Questi settori sono quelli delle persone che pensano in genere di poter vivere lontane da questi problemi e invece si troveranno a dover fronteggiare questi problemi.
E poi ci sarà la storia della guerra in Ucraina. Penso che l’Ucraina perderà in modo catastrofico, sarà un collasso completo e questo avrà effetti nel nostro paese perché le persone diranno: aspetta un secondo, avevate detto tutti che l’Ucraina stava vincendo, che questa p quella cosa erano solo disinformazione russa di alto livello.
Tutte queste cose stanno convergendo simultaneamente ci impediranno di raggiungere la tranquillità necessaria per dire: ok, c’è un’altra elezione, ok bisogna preparare le campagne elettorali.”
Quello di cui MacGregor parla, quindi, è un collasso economico e finanziario completo acuito dalla guerra e dalla situazione disastrosa per gli Occidentali in Ucraina che porterà, se non ad una guerra diretta, a nuove spese e nuovi investimenti che né gli USA né l’Europa possono ormai più permettersi. E su questo aleggia la possibilità di un ingresso ufficiale della NATO nella guerra, che sembra ormai inevitabile nonostante le tragiche condizioni economiche e finanziarie dei paesi occidentali.
Non è detto che MacGregor la veda correttamente, questa volta, ma come detto le sue analisi raramente si sono discostate di molto dalla verità e questa volta sono molto molto specifiche.
Che un ex-generale, sicuramente non un esaltato né uno fuori dal mondo ma una persona con tante connessioni con l’establishment militare, politico ed economico degli USA, si lanci in affermazioni così catastrofiche è francamente impressionante.
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