Un nuovo studio israeliano conferma che bambini e ragazzi sono più protetti dall’immunità naturale. Lo studio che ha incluso attorno ai 300 mila casi (“tra 293.743 e 458.959, a seconda del modello”) conferma quello che tutti sanno e cioè che l’immunità naturale conferisce, come succede per gli adulti, una migliore resistenza al covid19.
“In definitiva i bambini e gli adolescenti che sono stati precedentemente contagiati dal virus acquisiscono una protezione duratura contro la reinfezione (sintomatica o meno) per almeno 18 mesi. E’ importante che non siano stati registrati decessi né nel gruppo di quelli che non si sono reinfettati sia in quello di coloro che l’hanno fatto. L’efficacia dell’immunità naturale contro la reinfezione ha raggiungo l’89,2% tra i tre ed i sei mesi dopo l’infezione, scendendo leggermente all’82,5% tra i nove ed i dodici mesi dopo l’infezione rimanendo poi robusta nei bambini ed adolescenti fino a 18 mesi dopo l’infezione”.
Lo studio è qui 👇🏽👇🏽
Del resto le persone in Israele ne sono bene a conoscenza se dopo l’approvazione della terza dose (“booster”) per i ragazzi tra i 5 e gli 11 anni, come dice la reporter nel video “la richiesta è praticamente pari a zero. Meno di 300 bambini sono stati vaccinati” dopo una settimana dall’approvazione. “La cosa non è preoccupante” aggiunge con pragmatismo “perché tanto [la vaccinazione] non ha alcun impatto nell’impedire la sesta ondata [di covid19]”. E’ tanto chiaro che lo dicono apertamente anche in TV nel paese che più di tutti ha forzato e imposto la somministrazione del farmaco. Ormai gli annunci ufficiali sono solo routine e non vengono presi sul serio davvero da nessuno…
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