A Beirut è oggi il giorno dei funerali di Sayyed Hassan Nasrallah, segretario di Hezbollah ucciso nel famigerato attacco di qualche mese fa, un attacco che Gallant ci ha confermato essere stato eseguito con una bomba che ufficialmente non esiste e nel quale, per uccidere lui, Israele ha ucciso anche oltre 400 libanesi in uno dei tanti crimini di guerra commessi dallo stato canaglia.
Come ha confermato l’ex-Ministro della Difesa israeliano, nonostante il grave colpo subito Hezbollah non ha risentito dell’assassinio di una delle più importanti – se non la più importante – figura del Medio Oriente, grande stratega e devoto alla causa palestinese fino – come si è visto – alla morte.
La risposta ad Israele è già arrivata da parte di Hezbollah dal punto di vista militare, con l’entità sionista che ha dovuto accettare un umiliante accordo dopo non essere riuscita ad entrare in Libano se non per pochissimi chilometri. L’obiettivo di Israele era quello di ridurre o annullare il supporto popolare per Hezbollah ed oggi è arrivata la risposta anche in questo senso, proprio dalla popolazione libanese.
Nel video che segue si vede l’enorme massa di persone che ha partecipato al funerale di Nasrallah: rappresentanti da 90 paesi ma soprattutto oltre un milione di libanesi.
Si tratta di una delle più grandi manifestazioni di forza degli ultimi anni. La milizia sciita ha subito un attacco quasi senza precedenti con armi che farebbero impallidire eserciti regolari. Non solo non è stata sconfitta, non solo ha assorbito l’uccisione di molti dei suoi comandanti e persino di due segretari generali ma è rimasta attiva, ha risposto sul piano militare in un modo tale da spaventare Israele che potesse radere al suolo Tel Aviv ed ha alla fine sconfitto al confine il poderoso esercito israeliano impedendogli di pare più di un passo all’interno dei confini del Libano.
Nonostante questo, e nonostante i criminali attacchi di Israele contro la popolazione libanese, Hezbollah ha aumentato il suo seguito, sostituito velocemente le migliaia di miliziani uccisi o feriti e dimostrato di avere un supporto popolare in Libano senza precedenti, certamente maggiore di quanto ne abbia il governo libanese, fuggito a nascondersi insieme a quello che si presupponeva fosse il suo esercito, quando Israele era alle porte.
Israele è profondamente colpita ed intimidita da questo sconfinato supporto popolare, tanto da mandare i suoi aerei a sorvolare platealmente il funerale come gesto di intimidazione. Nei video di seguito si vedono gli F-16 israeliani sorvolare platealmente il funerale mentre la popolazione libanese urla “Morte ad Israele” e “Onoreremo il nostro giuramento, Nasrallah”.
Tutti gli obbiettivi di Israele sono quindi falliti. La milizia ha già ricostituito il suo arsenale, che non aveva nemmeno intaccato, ed il suo supporto popolare è ai massimi livelli. Oggi esistono due parti del Libano: quella filo-occidentale, in una profonda crisi economica; quella governata da Hezbollah, con le sue cliniche gratuite per la popolazione e che ha già ripagato tutti i libanesi colpiti dagli attacchi di Israele.
Già dall’inizio di Dicembre assegni di Hezbollah da 14mila dollari (foto di seguito) sono arrivati ad ogni cittadino libanese colpito dalla follia genocida di Israele. A questi si aggiungono 20mila dollari per famiglia pagati direttamente dall’Iran.

Già a Dicembre, quindi, i libanesi che avevano subito danni o vittime negli attacchi dell’entità sionista hanno ricevuto aiuti economici sia da Hezbollah che dall’Iran, mentre tutte le strutture sociali del movimento – a partire dalle sue cliniche che curano gratuitamente la popolazione – continuano ad essere operative.
Una drammatica sconfitta per Israele che ha perso migliaia di uomini e miliardi di dollari di mezzi per tentare di indebolire, se non distruggere, la milizia libanese. Solo qualche giorno fa il nuovo segretario di Hezbollah aveva annunciato che il movimento è pronto a riprendere la guerra se Israele non lascerà tutte le zone del Libano che occupa, come prevede l’accordo di cessate il fuoco, segnalando quindi che i suoi arsenali strategici sono stati ripristinati e gli uomini sostituiti.
Mentre la bara di Nasrallah raggiunge il luogo di sepoltura (video di seguito), non ci sono incertezze sul ruolo e sulle capacità di Hezbollah e sul fatto che la guerra definitiva sia solo rimandata, e non di molto. L’entità sionista ha precipitato per prima se stessa in una crisi permanente dalla quale non può uscire se non distruggendo i suoi nemici ed ha poi peggiorato la situazione dimostrandosi (e cito) “più debole della tela di un ragno”.
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