Anche i sostenitori istituzionali dei lockdown hanno alla fine ammesso, escludendo che si possano mai ripetere, l’errore che è stato approvare quelle misure assurde. Assurde ed inutili. Almeno, lo erano dal punto di vista dello scopo dichiarato e cioè quello di contrastare il virus. A nessuno sfugge che però grazie a questa scusa in tutti paesi, senza nemmeno leggi in tal senso, sia stato possibile approvare “normative de facto” che ora consentono di limitare fortemente le libertà personali in tutte le aree, dai movimenti alle attività che è possibile svolgere fino ad arrivare al controllo capillare degli spostamenti e dei movimenti.
Nel frattempo si vorrebbe dire che la Scienza demolisce i lockdown ma non è esattamente così perché la Scienza, quella vera, ha sempre saputo che queste misure erano inutili fino a raccomandare esplicitamente di non usarle. Semplicemente, emergono evidenze più che abbondanti che confermano quella che era la Scienza pre-covid19 che diceva che i lockdown e misure similari non solo non erano utili ma erano addirittura dannose.
Come si è sempre detto, chi ha sponsorizzato ed accettato i lockdown ha le mani sporche del sangue della povera gente. Ora un nuovo studio spiega quanto dannose siano state certe politiche, disvelando – o meglio, confermando – l’ingegnosità di milioni di anni di evoluzione umana.
Secondo questo studio la cosiddetta immunità pre-esistente al SARS-CoV-2, cioè quella capacità di individui che non sono stati contagiati di generare gli anticorpi e risultare immune alla malattia, non deriverebbe solo dall’esposizione ad altri virus, come gli altri coronavirus. Lo studio pubblicato su Science ha infatti dimostrato come questa immunità deriverebbe dalla capacità dei linfociti T di imparare a stimolare la produzione di anticorpi attraverso i batteri che si trovano sulla pelle e nel tratto gastrointestinale che si scambiano i commensali.
Cioè detta in parole più semplici, le persone non contagiate dal virus diventano immuni stando insieme ad altre persone, specie quelle guarite, e scambiando con loro batteri attraverso il contatto della pelle o attraverso la normale convivialità che avviene tra chi mangia insieme.
In milioni di anni la nostra evoluzione ha addestrato gli individui a scambiarsi “messaggi” su come rispondere ai virus presenti nelle comunità semplicemente facendo quello che l’Uomo fa da sempre: stare insieme ad altre persone, cosa che implica lo scambiarsi batteri. Un meccanismo meraviglioso completamente distrutto dai lockdown e dall’invito, ancora oggi vigente, di stare lontani dalle altre persone.
Con queste politiche disastrose si è impedito che milioni di individui acquisissero l’immunità al virus riducendone così anche la trasmissione e causando centinaia di migliaia di morti non necessarie non solo per il covid19 ma anche per tutte le altre malattie non diagnosticate o trattate male.
Lo studio è qui 👇🏽
Se semplicemente le persone avessero fatto quello che fanno da milioni di anni, e cioè proteggere i più deboli e assicurarsi di costruire una solida immunità di gregge per un virus non assolutamente pericoloso per le persone sane ed in buona salute, la diffusione del virus si sarebbe fermata molto prima attraverso lo scudo fornito da milioni di persone con immunità pre-esistente. Invece si sono dovuti seguire gli apprendisti stregoni che avevano un obbiettivo politico e non sanitario e cioè quello di introdurre la possibilità di controllare, monitorare e limitare le attività delle persone senza alcun motivo sanitario.
Un precedente di cui ci pentiremo.
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