Si è detto da tempo che queste persone si sarebbero rimangiate tutto non appena fossero arrivati i tribunali ad investigare e sta succedendo esattamente questo. Senza alcuna vergogna, i protagonisti della psicofollia covid19, una volta chiamati dai tribunali che hanno tutta la volontà di confermare le loro sciocchezze, si rifiutano di mostrare quella sicurezza che avevano spacciato come “scienza” nei tre anni folli del covid19, consapevoli che se potevano dire qualsiasi sciocchezza a media compiacenti e cittadini completamente imbambolati, non possono ripetere le stesse cose davanti ai giudici o finirebbero in galera.
L’ultima dichiarazione, in ordine di tempo, a lasciare sbigottiti e quella di Anthony Fauci, uno dei protagonisti dell’imbroglio covid19, una delle persone che più di altri avevano influenzato le politiche mondiali (o almeno occidentali) di gestione della malattia.
Interrogato, in modo ufficiale, dal Comitato Parlamentare che indaga sulle politiche anti-covid19, con estrema non-chalance, Fauci ha confermato che la distanza di 6 piedi (circa 2 metri), che era stata spacciata per 3 anni come distanza da tenere per ridurre le possibilità di contagio da covid19, il famoso “distanziamento sociale”, non aveva alcuna base scientifica e non era basato su alcun dato.
“[Questo dato] Praticamente è spuntato fuori dal nulla”.
A voi avevano detto che era Scienza, che avevano i dati, che gli esperti avevano determinato e deciso e, soprattutto, che non avevate diritti di criticare gli esperti perché non avevate nessuna qualifica per farlo.
Ora gli esperti dichiarano che “il dato è spuntato fuori dal nulla”.
Pazzesco quello che è successo in quei tre anni…
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