Da molti mesi si sono diffuse voci sul fatto che la Federazione Russa fosse in procinto di approvare leggi che iniziassero ad incoraggiare l’immigrazione dall’estero. Ad inizio 2022 sono state approvate leggi che aiutassero l’immigrazione di persone nel comparto tecnologico ed Information Technology, poi si era diffusa anche la voce che la Russia stesse per approvare un corpo di leggi che consentisse a chi si riteneva discriminato nei paesi occidentali di richiedere asilo nella Federazione Russa.
Negli ultimi mesi si era poi diffusa la voce che Mosca stesse preparandosi ad incoraggiare attivamente l’immigrazione, raggiungendo non solo nuovi tipi di accordi con paesi terzi ma incoraggiando le persone a trasferirsi sul suo territorio. Del resto, al contrario di quanto faccia l’Europa, che crede di vivere in un “giardino” aggredito dai selvaggi della jungla, la Russia è già una nazione multi-etnica con circa 60 etnie già presenti ed inserite nella propria struttura statale. Così come multi-etnica è anche la Cina, con circa 56 etnie già rappresentate e presenti nell’organizzazione statale. Non sorprende quindi che la Russia vada in controtendenza, come sempre fatto nei decenni passati, incoraggiando l’immigrazione.
Mosca ha annunciato di avere raggiunto 11 accordi di libero soggiorno (visa-free), cioè la possibilità di entrare e rimanere in Russia per quanto si voglia senza limiti né permessi, con alcuni paesi ed in particolare con Bahrain, Oman, Arabia Saudita, Kuwait, Bahamas, Barbados, Haiti, Messico, Trinidad e Tobago, Zambia e Malesia.
Nel frattempo, nel Giardino, l’Italia di Piantedosi lascia affogare i migranti in mare e poi fa qualche balletto e un po’ di pianti.
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