Un sondaggio condotto un po’ di tempo fa in Cina mostrava come la stragrande maggioranza delle bambine e bambini cinesi da grande volesse fare l’astronauta. Lo stesso sondaggio condotto in Occidente aveva mostrato come la stragrande maggioranza dei bambini da grande volesse fare… l’influencer. Qualunque cosa questo significhi.
Basta solo un sondaggio per spiegare oggi la differenza tra l’Occidente e le altre aree del mondo, usando semplicemente le aspirazioni dei suoi bambini. L’Occidente è ormai una zucca che si crede una carrozza e non riesce a vedere se stesso per quello che realmente è. La presunzione ed arroganza che l’hanno portato ad immaginarsi ormai incontrastato dominatore del mondo l’hanno portato a pensare di poter mantenere questo dominio semplicemente per il fatto di esistere, per inerzia. E mentre i “selvaggi” che volevano invadere il giardino, per citare Borrell, crescevano, studiavano, imparavano l’Occidente si immaginava così intoccabile da poter essenzialmente diventare un parassita che vive alle spalle degli altri e che può rilassarsi nell’attesa che altri facciano il lavoro al suo posto.
Un recente rapporto del CSIS (il Center for Strategic and International Studies, Centro per gli studi strategici ed internazionali) di Washington DC parla dei tentativi statunitensi di trascinare l’industria dei semi-conduttori (i “chip”) fuori da Taiwan alla vigilia dell’inevitabile scontro con la Cina.
Le fabbriche, dice il rapporto, possono essere costruite e Biden adesso lo sta facendo febbrilmente, ma non avrà nessuno che vi lavorerà dentro. La carenza di manodopera qualificata per quell’industria è stimata in 300 mila persone e la causa di questa drammatica penuria di personale qualificato, sebbene non citata nel rapporto, è molto chiara: è la “riforma”, o più precisamente, la commercializzazione dell’Istruzione. Molto anni fa la risposta del Pentagono al programma spaziale sovietico (lo “Sputnik moment”) fu la massiccia iniezione di fondi nelle scuole e nelle università. La Guerra Fredda di colpo aveva reso accessibile l’istruzione a molti americani comuni e per liberare quella forza ed impedire che finisse al servizio dei nemici gli USA resero non solo accessibile la Scuola a tutti ma chiusero anche l’era della segregazione razziale che stava portando molte persone di colore a vedere nell’URSS il paese in cui potevano accedere alla conoscenza ed alla libertà. Quei giorni sono passati da tempo.
Qualche giorno fa il Telegraph, media conservatore britannico, commentava così il progetto del premier britannico Sunak di estendere l’apprendimento della Matematica nelle scuole del paese:
Il titolo era eloquente: “Forzare [l’apprendimento] della Matematica nella popolazione è una mossa presa direttamente dal manuale di gioco della Cina. Il piano di Rishi Sunak di estendere le lezioni di matematica è destinato più ad umiliare e scoraggiare gli studenti che prepararli per la vita da adulti”.
I conservatori occidentali pensano che imparare meglio la Matematica sia un piano per umiliare i bambini a scuola… serve davvero dire di più? Una intera generazione vissuta alle spalle dello sfruttamento che il suo mondo faceva di decine, centinaia di paesi non si arrende all’idea che per riprendersi si debba… beh, studiare. Può sempre farlo qualcun altro, no? E noi possiamo “comprare” questo qualcun altro perché lo faccia per noi. No? Non è questa la lezione degli ultimi 40 anni in Occidente? Studiare la Matematica? Cosa siamo diventati, una massa di asiatici?!?
Nel frattempo il mondo che ci sta sommergendo sta facendo della scuola il suo punto di forza. Nelle scuole cinesi non si insegnano solo nozioni ma ci si allena alla cooperazione ed alla collaborazione, con giochi fatti sin da bambini che sviluppino la coordinazione, la sincronizzazione e il lavoro di squadra, giochi in cui tutti perdono se qualcuno perde.
In Occidente si insegna ed esalta ancora l’individualismo, la leadership, il carriersimo. Neanche fossimo nel periodo dello yuppismo….
Così mentre da noi i bambini e le bambine desiderano fare da grandi gli influencer, nella martoriata Mariupol, appena arrivano, i russi costruiscono case e poi aprono nella scuola n.7 (meravigliosi questi nomi…) un corso dal titolo “Aerospazio”. Alle bambine ed ai bambini del 5° e del 6° grado, quelli di età a partire da 11 (UNDICI) anni, verranno insegnate materie come “Preparazione alla Cosmonautica”, “Modellazione di base” e “Matematica nello Spazio” per consentire loro di conoscere le materie che potranno poi studiare all’Università. La scuola ha infatti una partnership con Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, e molti di questi bambini potranno decidere di studiare all’università di San Pietroburgo.
Così, mentre alcuni di loro probabilmente diventeranno astronauti, i bambini occidentali potranno primeggiare imparando i balletti sui social network e elemosinando follower.
Chissà chi vincerà…
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