La notte dell’11 Gennaio Stati Uniti e Regno Unito hanno completato degli attacchi allo Yemen, bombardando con circa 100 missili alcune zone del paese. Ricostruzioni giornalistiche riportano che gli USA avrebbero avvertito lo Yemen che lo avrebbero attacco, con l’obbiettivo di scongiurare una guerra totale. In sostanza gli USA avrebbero chiesto allo Yemen di partecipare ad uno show: farsi bombardare per finta o, almeno, in modo limitato in modo che gli USA potessero mostrare fermezza al mondo, e in cambio ricevere un avviso preventivo in modo da poter mettere al sicuro uomini e mezzi e sostanzialmente rendere inutile l’attacco.
L’idea era che lo Yemen si spaventasse ed accettasse comunque di mettere fine agli attacchi contro le navi dirette in Israele. Lo Yemen ha attaccato alcuni obbiettivi USA, tra cui ci sarebbe una nave da guerra colpita e almeno un drone o un F-22 abbattuti, ma aveva limitato la sua risposta anche in considerazione della limitatissima efficacia dell’attacco USA. Il New York Times scrive che l’efficacia dell’attacco USA è stata limitata perché gli Stati Uniti hanno “avuto problemi a trovare le armi degli yemeniti”. Meno del 20% degli obbiettivi attaccati è stato davvero colpito e, anche in quel caso, con effetti minimi. In parte perché ovviamente lo Yemen attendeva l’attacco ma in massima parte perché il paese ha combattuto contro gli occidentali per oltre 8 anni ed ha già sviluppato modalità di protezione delle sue armi contro attacchi missilistici e aerei.
Lo Yemen non ha quindi avuto nemmeno la necessità di rispondere direttamente all’attacco bombardando le basi statunitensi in Medio Oriente. Si è limitato a continuare le sue attività nel Mar Rosso che controlla completamente, aggiungendo che, in aggiunta a quelle dirette in Israele, attaccherà da oggi in poi le navi britanniche e statunitensi. Londra non ha avuto la possibilità nemmeno di continuare l’attacco e non ha la possibilità di inviare navi da guerra nel Mar Rosso, secondo il governo per problemi di … staff. Non ci sono sufficienti marinai per equipaggiare le navi da guerra britanniche.
Gli Stati Uniti stanno invece procedendo con attacchi limitati al territorio dello Yemen cercando di dissuadere lo Yemen che ovviamente sta facendo fare loro una brutta figura continuando con le sue attività di interdizione delle navi dirette verso Israele. La situazione è ancora peggiore se si considera che oggi i due paesi anglosassoni hanno dovuto avvertire tutte le loro navi di tenersi alla larga dal Mar Rosso e navigare lontani dalle cose dello Yemen.
Le navi di Stati Uniti e Gran Bretagna, non dirette in Israele, prima dell’attacco potevano transitare senza problemi nel Mar Rosso ma dall’11 Gennaio questo non è più possibile, con pesanti ripercussioni economiche per l’Europa e gli Stati Uniti.
Chi comanda nel Mar Rosso è però evidente da come le navi di altri paesi continuino ad usare i trasponder per segnalare allo Yemen che non sono dirette in Israele:
Cercando di sembrare forti, gli anglosassoni – tra defezioni di tutti e un risultato completamente inutile – hanno invece confermato che lo Yemen ha il controllo completo del Mar Rosso.
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