Come parte della vendetta per gli attacchi terroristici a Kerman, compiuti da Israele ed i suoi partner occidentali, l’Iran ha attaccato con missili balistici la base del Mossad ad Erbil, nel Kurdistan iracheno, e il consolato USA sempre ed Erbil.
La base di Erbil è una delle più importanti basi del Mossad, dalla quale Israele – protetta dagli USA – conduce tutta la sorveglianza su Iran ed Iraq e conduce le sue operazioni terroristiche in Iran.
Nell’attacco, oltre a moltissimi operativi israeliani, è stato ucciso Peshraw Dizazyee, ufficialmente un businessman curdo ma in realtà uno dei più importanti operativi del Mossad. Collegato alla famiglia curda-irachena dei Barzani, l’uomo coordinava tutto il traffico di petrolio che dall’Iraq arrivava in Israele ed era operativo anche in Siria dove i curdi rivendono illegalmente il petrolio siriano ad intermediari iracheni e turchi.
Oltre al consolato americano ad Erbil ed alla base del Mossad, sono stati attaccati dagli iraniani anche l’aeroporto sempre ad Erbil e la base statunitense di Harir.
Gli iraniani hanno poi attaccato, sempre con missili balistici, alcuni punti di raccolta degli operativi dell’ISIS in Siria, nella zona di Aleppo, dove erano presenti molti dei componenti dell’ISIS che avevano organizzato l’attentato di Kerman.
L’Iran è oggi l’unico paese dalla fine della seconda guerra mondiale ad avere attaccato direttamente, rivendicandolo persino, una base USA. Neanche una volta ma ben due, dopo la prima volta in seguito all’assassinio da parte degli USA di Qassem Soleimani.
Per capire la precisione di questi attacchi basti pensare che Peshraw Dizazyee era a casa sua, casa colpita con ben 4 missili.
Questa era evidentemente l’escalation che Adu Obeida aveva annunciato ieri ma l’attacco iraniano è solo una parte di questa escalation.
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