L’esercito russo ha rotto gli indugi e deciso che non c’è più scopo nel lasciare i soldati ucraini nell’area di Kursk. Kiev non ha più militari di elite da inviare né uomini in generale. Ha sostenuto lo sforzo massimo possibile ed ora si sta ritirando. Non c’è più scopo nel temporeggiare.
Il 10% delle aree occupate dall’esercito ucraino sono state recuperate in un solo giorno. Dopo 11mila morti, più di 1.000 veicoli militari distrutti, 7 lanciatori HIMARS e 5 MLRS, 7 radar e 2 sistemi anti-aerei distrutti, l’operazione Kursk è una delle più disastrose mai tentate.
I russi hanno come obbiettivo Lyubimovka, la cui perdita sarà l’ultima catastrofe per gli ucraini perché l’intera linea di approvvigionamento da Korenevo a Malaya Loknya dipende da questa.
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