La NATO esulta per una settimana di titoli mentre le difese ucraine crollano

La NATO esulta per una settimana di titoli mentre le difese ucraine crollano

Quando tutto quello che puoi organizzare sono show mediatici è evidente che la guerra non va molto bene. La NATO esulta perché da una settimana la sua sciocca avventura a Kursk consente di scrivere sui media di fantomatiche invasioni della Russia da parte dell’Ucraina, di avanzamenti, di conquista di territorio e amenità varie. E’ tutto quello che può ottenere da una guerra che ormai si avvicina alla sua naturale conclusione: escalation o sconfitta disastrosa dell’Ucraina.

Certo, non avere “visto” migliaia di uomini e di mezzi che si avvicinavano al confine della Federazione Russa, confine già di per sé volatile a causa dei frequenti bombardamenti, è stata una seccatura per i russi. I generali di Mosca non hanno fatto una bella figura nel non avere notato gli spostamenti di truppe e mezzi, sebbene nessuno si aspettasse una avventura così inutile e sciocca da parte della NATO e questo va a loro parziale discolpa.

Ma, posto che la distruzione dei terminali di gas e petrolio di Sudzha è fallita così come l’avvicinamento alla centrale nucleare di Kursk, tutta l’operazione non è stata più di grande seccatura per Mosca che sta decimando le forze ucraine e sta distruggendo i pochi mezzi che erano rimasti a Kiev e questo senza avere nemmeno interrotto né richiamato soldati dal fronte occidentale, quello in cui la Russia avanza ormai senza ostacoli.

I soldati ucraini sanno da tempo che lo show di Kursk è già finito e tutta l’operazione non è riuscita. Sanno che era stato promesso loro che la Russia avrebbe dovuto fermare l’avanzata verso Ovest e trasferire migliaia di soldati nell’area di Kursk ma questo non sta avvenendo. La Russia è stata lenta a rispondere durante le prime ore perché i generali russi hanno voluto usare altre riserve per fermare gli ucraini e per le prime ore i soldati di Kiev si sono ritrovati a combattere contro polizia locale e qualche elemento leggero.

Parallelamente i russi si sono trovati davanti alla necessità di proteggere i loro civili, che hanno iniziato ad evacuare. Questo perché ” l’invasione ucraina ” non è mai stata una invasione vera. Kiev non ha mai avuto l’intenzione né la possibilità di mantenere il controllo dei territori che ha attraversato e, per questo, non le servivano i civili che vivevano lì che spesso ha ucciso senza problemi. I soldati ucraini hanno attraversato a tutta velocità i territori russi per cercare di raggiungere un paio di obbiettivi importanti per il loro show e non si sono preoccupati di ciò che sarebbe stato.

Una volta evacuati i civili, i russi hanno potuto iniziare a colpire i soldati ucraini con armi di molto più potenti e li hanno decimati. Nella giornata di ieri, ad esempio, gli ucraini – equipaggiati con armi anti-drone – hanno scoperto che i russi usavano droni speciali di nuova generazione che non richiedevano comunicazioni radio e che quindi le loro super-armi NATO erano completamente inutili perché non bloccavano una nuova generazione di velivoli che comunicano probabilmente con fibra ottica.

Lo show di Kursk è stato evidentemente pianificato con largo anticipo, i soldati ucraini (accompagnati da centinaia di mercenari occidentali tra francesi, americani, polacchi ed altri) sono entrati dalla Polonia in Ucraina il 30 Luglio, i mezzi chiaramente risparmiati per questa avventura quando al vero fronte, quello occidentale, i mezzi scarseggiano.

Il fatto che tutto si sia risolto in pochi giorni e con nient’altro che qualche titolo da poter ostentare la dice lunga su come stia andando la guerra. Tanto male che le vere notizie di ieri sono altre due.

La prima è il via libera formale che la Germania ha dato all’Ucraina per l’uso di tutte le sue armi sul territorio russo. Il Ministro della Difesa tedesco ha dichiarato che “l’Ucraina può usare le armi trasferite dalla Germania come più ritiene opportuno”, cioè anche attaccando il territorio russo. E’ il primo paese occidentale che dà questa libertà a Kiev, una chiara escalation che potrebbe portare la Germania ad essere parte della guerra in modo diretto visto che molte armi tedesche devono essere gestite da esperti NATO. La posizione della Germania riflette la sua disastrosa situazione finanziaria ed economica. Berlino è ormai sull’orlo dell’abisso, non c’è più niente da difendere.

La seconda escalation è quella di Lindsey Graham, una delle persone più coinvolte nell’uso dell’Ucraina in funzione anti-russa, una delle persone che ha progettato e curato l’escalation sin dall’inizio. Graham ha anticipato che l’Ucraina potrebbe assumere piloti NATO in pensione che “vogliono combattere per la libertà”. Secondo Graham questi piloti potrebbero addestrare altri piloti ucraini ad usare gli F-16 che i componenti della NATO dovrebbero inviare a Kiev. In realtà si capisce fin troppo bene che quello che Graham intende è che questi piloti potrebbero pilotare gli F-16, facendolo come “pensionati” in libertà. Il modo con cui la NATO negherebbe ogni coinvolgimento diretto, una scusa a cui non crederebbe nessuno, men che meno Mosca.

Kursk è chiaramente il canto del cigno di quello che era stato proclamato l’esercito più potente in Europa. Che la NATO sia ridotta a piccoli spettacolini mediatici è significativo ma sarebbe sbagliato pensare che si sia rassegnata. Mentre Mosca ha ormai capito che dovrà arrivare fino a Kiev, la situazione economica e sociale soprattutto nei paesi europei lascia pochissime alternative e gli Stati Uniti da tempo hanno deciso che una piccola guerra in Europa, che indebolisca entrambi gli schieramenti, è il suo primario interesse.

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