La lista di Kiev: ragazzini al fronte e rifugiati trasferiti in patria per combattere. Nel silenzio dei buoni

La lista di Kiev: ragazzini al fronte e rifugiati trasferiti in patria per combattere. Nel silenzio dei buoni

Nell’assordante silenzio dei “buoni”, degli occidentali, si sta completando una delle più abiette operazioni del regime nazifascista ucraino. La prossima settimana, secondo le indiscrezioni, il presidente ucraino Zelensky si recherà in tour in Europa con un obbiettivo preciso: chiedere il rimpatrio dei rifugiati ucraini per mandarli al fronte. Sembra quindi imminente la richiesta di cui si è parlato su questo sito Web per mesi e cioè quella a tutti i paesi europei, e non solo a loro, di “restituire” i rifugiati ucraini in età da combattimento, con l’obiettivo di inviarli subito al fronte che sta collassando.

Secondo le stime ucraine, ad esempio, 160mila ucraini in età da combattimento sono rifugiati in Germania e, come conferma la Bild, Kiev li rivuole. Secondo le sue stime può infatti formare un nuovo esercito da oltre 1 milione di soldati se riuscisse a riavere tutte le persone in età da combattimento che si sono rifugiate all’estero. E Kiel le rivuole. Per mesi, con la complicità dei governi occidentali, li ha identificati, seguiti, braccati tentando prima di convincerli a tornare in patri a combattere. Adesso basta richieste. Kiev li rivuole e, dato che loro non vorranno ritornare, come avverrà il rimpatrio?

Se l’Europa, come pare di capire, darà seguito alla richiesta perché la NATO vuole carne da mandare al massacro per opporsi ai russi, cosa succederà? I rifugiati ucraini accolti con tutte le fanfare a discapito persino degli altri migranti, verranno espulsi? Verranno deportati? Verranno riconsegnati a Kiev con lunghe liste di treni e aerei e con enormi liste di Schindler? Sarebbe la morte dell’Europa.

Questo è quello che chiede Zelensky: “espellere tutti gli uomini che sono in età da mobilitazione”, cioè da combattimento.

Selenskyj-Partei will Ausland bitten: Liefert uns die Fahnenflüchtigen aus! | Politik | BILD.de
Ukraine-Präsident Wolodymyr Selenskyj (45) will härter gegen Drückeberger vorgehen, die sich mit Schmiergeld von der Militär-Pflicht freikauften.
m.bild.de

La Bild è esplicita in un articolo di un paio di giorni fa: “Ridateci tutti i disertori ora!”. Secondo il governo di Kiev avrebbero pagato tra i 3.000 ed i 15.000 euro per essere esentati o portati fuori dal paese. Parallelamente il presidente ucraino ha approvato un decreto che autorizza la mobilitazione anche di persone con malattie gravi in forma leggera, come ad esempio tubercolosi, HIV e epatiti ma autorizza anche la mobilitazione di persone con alcuni disordini mentali e neurologici, con alcune patologie del sistema nervoso centrale, del sangue e del sistema endocrino e con malattie che si manifestano con disordini episodici come svenimenti, attacchi epilettici o vertigini.

La NATO chiede carne da mandare al macello ed ha accusato Kiev qualche settimana fa di non perseguire abbastanza la salvaguardia dei mezzi per cercare di risparmiare uomini (!), che tradotto significa che sia necessario mandare ancora più uomini a morire senza copertura, senza attrezzature, senza strategia e risparmiare i mezzi. Praticamente, una strage dopo l’altra.

Del resto a confermarlo sono anche i mercenari che combattono dalla parte di Kiev. Recentemente uno di loro, Slawomir Wysocki, polacco, ha rilasciato una intervista ad un quotidiano del suo paese.

“Non è rimasto più nessuno per combattere” ha detto Wysocki. “Le perdite in termini di vite umane sono colossali. I mezzi occidentali bruciano come fiammiferi. La situazione è ben peggiore di quanto venga raccontata” continua il mercenario polacco, affermando – come tutti già sappiamo – che per reclutare soldati ormai i reclutatori rapiscano le persone per strada e quando il giornalista gli chiede cosa gli ucraini pensino delle difese russe aggiunge: “Sono terrorizzati. Sanno che l’esercito russo ha previsto tutto. Il sistema di difesa è stato costruito da aziende del settore edile, questi non sono contadini che hanno scavato le trincee con le pale. Le aziende sono arrivate, hanno inserito cemento, costruito fortificazioni sullo stile della linea Maginot e ce ne sono almeno 3 o 4 di queste linee di difesa.”

Ma la cosa peggiore è sicuramente il fatto che, nel silenzio generale degli occidentali ormai completamente appiattiti sulle esigenze di un vero regime nazifascista, l’Ucraina stia andando a reclutare e mandare in guerra gli studenti.

Al Ministero dell’Educazione è stato chiesto di “decidere” se gli studenti delle Scuole Secondarie e delle Università possano essere ancora considerati esenti dal servizio militare e quindi non possano essere richiamati in guerra.

Nel video precedente il deputato Venislavsky conferma che l’Ucraina ha approvato una legge che abolisce il diritto di differimento del servizio militare per gli studenti e che questa decisione si applica agli studenti della scuola Secondaria e Terziaria (Università). Infatti Venislavsky conferma che chi ha usato l’iscrizione all’Università per evadere il servizio militare sarà reclutato. Da tempo avvertiamo che Kiev sarebbe passata agli studenti ma il peggio deve ancora venire.

La deputata del Partito della Solidarietà Europea, Sofya Fedyna, ha infatti proposto una legge che riduce l’età legale per il servizio militare a 17 anni.

Questo va nella direzione che sta prendendo il Parlamento ucraino di liberare il campo per la mobilitazione degli studenti anche delle Scuole Secondarie, con l’obbiettivo di scendere persino a 16 anni. Questo contravverrebbe a tutte le leggi internazionali. I militari sono infatti equiparati ai lavoratori per le leggi internazionali e per questa ragione non è possibile in nessun caso chiamare alle armi i minori perché sarebbe come legalizzare il lavoro minorile. Ovviamente, se non si considerano le implicazioni etiche.

La NATO ha bisogno di carne, vuole ancora centinaia di migliaia di uomini (e persino 3 milioni di soldati, come suggeriva Luttwak qualche tempo fa) per rallentare o fermare i russi. E vuole che vengano salvaguardati i mezzi perché non riesce a tenere il ritmo di produzione per sostituirli.

Nessuna pietà, quindi. Ma l’Europa venderà la propria anima per sempre se consentirà la deportazione di migliaia o centinaia di migliaia di rifugiati da mandare a morire per la guerra della NATO. Da una cosa così, da treni o aerei speciali, non si torna più indietro.

Leave a Reply

Your email address will not be published.