La guerra dell’Ucraina è finita: Zelensky e Arestovich fronteggiano una aperta ribellione che non possono controllare

La guerra dell’Ucraina è finita: Zelensky e Arestovich fronteggiano una aperta ribellione che non possono controllare

Mentre la NATO continua ad obbligare Zelensky e gli altri papaveri ucraini a fare proclami di vittoria, la realtà diventa palese quando si analizzano i provvedimenti che lo stesso Zelensky ha dovuto emanare negli ultimi giorni. Prima una direttiva che obbligava i soldati a non pubblicare più su Internet critiche alle armi occidentali, spesso ritenute inadeguate e scadenti dagli ucraini.

Poi, pochi giorni dopo, è stato necessario emanare una nuova direttiva che impedisse la pubblicazione di video nei quali i soldati criticavano la condotta della guerra da parte dei comandi centrali ma il salto di qualità lo si è avuto qualche giorno fa quando deputati del partito di Zelensky hanno depositato in Parlamento un nuovo provvedimento, numero 7351, che rimuove poche semplici parole da una legge esistente e cioè il divieto per i comandanti dell’esercito di causare la morte dei sottoposti quando si trovassero a contrastare una insubordinazione. Che, letto meglio, significa che i comandanti delle diverse unità dell’esercito sarebbero autorizzati ad uccidere chiunque tenti di disertare o di arrendersi.

Il perché è semplice e può essere facilmente compreso se si guardano i video che ormai ogni giorno vengono pubblicati dagli stessi soldati che hanno compreso di essere usati come carne da macello da una NATO che semplicemente vuole combattere fino all’ultima ucraino. Fosse anche a mani nude.

Forse ora è più chiaro perché la Russia non abbia voluto e non voglia spegnere i sistemi di comunicazione neanche dell’esercito ucraino, oltre che della sua popolazione.

Alla 2nda compagnia del 46esimo battaglione era stato promesso di essere inviata a Zhaporozhye mentre è stata inviata nel Donbass con pochissimi mezzi e chiedono di essere salvati e on abbandonati.

La 115esima brigata si rifiuta di combattere senza un equipaggiamento adeguato, nei pressi di Severodonetsk. Dopo questa dichiarazione sono stati tutti arrestati per diserzione come si vede nel seguente video

La 71esima brigata si lamenta di essere stata mandata solo con i fucili contro l’artiglieria russa. Nessuno fornisce copertura, non hanno veicoli blindati, non hanno veicoli da trasporto o carri armati. Chiedono a Zelensky come possano combattere se nessuno nemmeno si ricorda di loro e nessuno fornisce ordini scritti, solo verbali.

“Non vogliamo essere carne da cannone”, dice la 58esima brigata motorizzata che ricorda a Zelensky che nessuno di loro ha mai tenuto un’arma in mano, che non hanno munizioni né cibo e quindi si rifiutano di combattere.

Le compagnie 4-6 della 14esima brigata, 6esto battaglione hanno subito molte perdite e si rifiutano di combattere.

E ancora… 115 uomini si sono arresi con questa dichiarazione

Ed altri, sempre di più, si ribellano

L’esercito ucraino si è ormai disintegrato ed è impossibile nasconderlo nonostante la buona volontà dei pupazzi di Kiev. Lo stesso Arestovich, consigliere di Zelensky, ha dichiarato oggi:

Ci aspetta un mese molto difficile. Depressione, panico e accuse incrociate all’interno della società [ucraina]

Arestovich

La NATO però non avrà pietà perché non può assolutamente perdere questa guerra.

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