A riprova che tutto, ma proprio tutto, quello che è stato detto sul covid19 negli ultimi due anni era una menzogna arriva ora la clamorosa retromarcia dell’FDA americana sull’uso dell’Ivermectina per il trattamento del covid19. Per cercare di limitare le cause che presto la sommergeranno, la FDA ha diramato una nota nella quale precisa che quella di non usare l’Ivermectina “era solo una raccomandazione”, non un divieto. Un consiglio, insomma, che i pazienti ed i medici potevano seguire come potevano non seguire.
Ma tutta la comunicazione della FDA stessa smentisce clamorosamente questa tesi a partire dai tweet con cui l’agenzia USA chiedeva di non usare l’Ivermectina perché “non siete cavalli”. Ve la ricordate la campagna sull’Ivermectina medicina per cavalli diffusa anche in Italia con tanto di scherno?
Bene, ora la FDA vorrebbe far passare tutto come un mero suggerimento e questo perché evidentemente il farmaco funziona ed è impossibile contestarlo e a questo punto iniziano ad arrivare le cause contro chi ha proibito un farmaco efficace, causando la morte di migliaia di persone in ogni paese.
Al contrario di quanto cerca ora di sostenere la FDA quella contro l’Ivermectina non era una semplice raccomandazione ma una diffusa e precisa campagna. Le assicurazioni in USA hanno minacciato pazienti e persino medici di non coprire le spese mediche di chi usava il farmaco contro le indicazioni della FDA e molti medici sono stati sospesi per averla prescritta, con le stesse assicurazioni che interrompevano i rapporti con chiunque lo facesse.
Ora di colpo questo era solo un suggerimento. Pazzesco.
La cosa è ancora più grave visto che l’ex-presidente Donald Trump aveva un interesse economico nel farmaco, possedendo quote di industrie che lo producono. Il sospetto è che per danneggiare Trump la FDA abbia proibitivo il farmaco, per puro interesse economico e politico.
Un’altra prova della follia psicotica di tutta la gestione del covid19.
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