Da giorni si è diffusa la notizia che il Chad avrebbe nazionalizzato tutte le attività petrolifere dell’azienda statunitense ExxonMobil, una delle più grandi aziende del mondo nel settore del petrolio e del gas. Questo avviene in un contesto in cui sempre più paesi in Africa stanno abbandonando le partnership con gli occidentali per passare dalla parte della nuova alleanza russo-cinese. L’intera Africa oggi si sente garantita dalla capacità militare che Russia e Cina stanno esibendo nella guerra che la NATO ha scatenato contro di loro, resistendo sia alla guerra militare che economica e mandando anzi in crisi le economie occidentali.
Stiamo in effetti assistendo al completamento delle lotte di liberazione e di indipendenza iniziate negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso. Ce lo ha spiegato chiaramente il Presidente del Partito Socialista dello Zambia:
“Si usava dire che tutte le strade portano a Roma. Oggi possiamo realisticamente dire che tutte le strade del progresso, tutte le strade per ciò che è meglio per l’Umanità portano a Pechino. Un paese, un popolo, che è riuscito a sviluppare se stesso e progredire senza colonizzare nessun altro paese al mondo, senza saccheggiare nessun altro paese. Senza sottomettere nessuna altra popolazione. Un paese che ha mostrato il massimo rispetto per gli altri, per la loro storia e per la loro cultura e riconosce la diversità che è alla base della civilizzazione”.
Al contrario di quello che fanno gli occidentali, i cinesi non impongono cambiamenti politici, legislativi o di altro tipo per l’accesso ai loro finanziamenti e in moltissimi casi poi cancellano questi prestiti. I paesi africani stanno finalmente trovando una sponda interessata al loro sviluppo senza che questo comporti sottostare a condizioni di sfruttamento e saccheggio delle loro ricchezze e stanno instaurando sempre più velocemente rapporti con la Cina e la Russia, che proprio l’altro giorno ha cancellato prestiti per 20 miliardi di dollari a diversi paesi africani.
Da non sottovalutare anche il fatto che, sempre più spesso, Russia e Cina stanno instaurando rapporti commerciali che consentano ai paesi africani (e anche non africani) di effettuare scambi commerciali nelle loro valute nazionali, cosa che dà loro enormi vantaggi rispetto agli scambi basati sul dollaro. Questa è di per sé una svolta democratica, come spiegava ad esempio Micheal Hudson in questo video:
“L’America non pagherà mai i suoi debiti. Non deve. I suoi debiti sono espressi nella propria valuta. Possiamo semplicemente stamparla. Il debito dei paesi africani non è espresso nella propria valuta. E’ espresso in dollari e l’Africa deve guadagnare dollari USA e l’unico modo per guadagnare dollari non essere assassinati perché si produce il proprio cibo e si diventa indipendenti e queste sono cose che agli Stati Uniti non piacciono.
Il principio che sottende la creazione della Banca Mondiale è quello che nessun paese possa produrre il proprio cibo. L’Africa ed il Terzo Mondo dovrebbero solo esportare il loro raccolto. Per esportarlo, per poter avere una sovrapproduzione di cacao o altri materiali tropicali, per tenere bassi i prezzi loro devono comprare il grano [che devono mangiare] dagli Stati Uniti o dall’Europa. Quindi, se fanno qualcosa che non ci piace, noi possiamo fare quello che l’America ha tentato di fare in Cina negli anni ’60: li sanzioniamo. Possiamo dire loro ‘vi faremo morire di fame, non esporteremo da voi il grano’. Quindi denominare il proprio debito estero in dollari significa che loro dovranno, in qualche modo, vendere qualcosa che gli Stati Uniti vogliono, non quello che davvero vorrebbero vendere.
Credo che le organizzazioni più crudeli al mondo oggi siano la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.”
Più chiaro di così. Micheal Hudson è professore emerito di Economia presso l’Università del Missouri-Kansas City. È stato analista finanziario e consulente finanziario a Wall Street, ed è presidente dell’Istituto per lo Studio delle Tendenze Economiche di Lungo Termine. Quello che Hudson dice nel video del debito pubblico USA non è accurato, e lo stiamo verificando in queste settimane, ma il meccanismo con cui gli USA costringono i paesi a sottomettersi ai propri diktat economici è preciso. Eco perché commerciare nella propria valuta locale per i paesi del Terzo Mondo è una rivoluzione. Una rivoluzione che Russia e Cina stanno guidando.
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