L’Ucraina si prepara ad invadere la Transnistria per poter accedere al deposito di armi più grande d’Europa, composto da milioni di pezzi tra armi e munizioni. La NATO ha bisogno che Kiev conquisti il deposito vicino a Tiraspol perché è in drammatica difficoltà a fornire armi e munizioni avendo ormai svuotato i depositi.
Secondo il Ministero della Difesa russo l’Ucraina sta accumulando militari al confine con la Transnistria e inscenerà, con l’aiuto della Moldavia e forse della Romania, una provocazione che faccia credere ad un intervento russo in Transnistria per poi invaderla. La Moldavia è ormai un paese sull’orlo della guerra civile dovuta principalmente ai tentativi suicidi del presidente Sandu di aiutare la NATO, cosa che ha fatto salire in modo vertiginoso i prezzi spinti dall’incremento dell’energia. La Moldavia ha teoricamente rinunciato al gas russo solo per comprarlo poi, a prezzo maggiorato di 3-4 volte, da intermediari.
Sandu ha sciolto di recente il governo ormai in crisi per tentare di formarne uno più filo-occidentale che approvasse l’ingresso in guerra con la Russia che le chiedeva la NATO, anche perché la Moldavia è ormai distrutta dalla crisi economica e non reggerebbe altri mesi in questa situazione. Il presidente ha dovuto però constatare che la popolazione le è ostile e recentemente il partito di governo è diventato il secondo partito del paese, superato come maggioranza relativa da uno dei due partiti di opposizione, filorusso. Insieme, i due partiti filorussi all’opposizione hanno ormai la maggioranza assoluta dei consensi e Sandu ha dovuto concludere che “lo stato di neutralità della Moldavia non si può modificare perché i cittadini sono contrari”.
Chisinau sa benissimo che se tentasse di invadere la Transnistria insieme con l’Ucraina la Russia risponderebbe e probabilmente gli aerei militari russi atterrerebbero a Chisinau, tanto che qualche ufficiale moldavo ha dichiarato che loro distruggerebbero l’aeroporto piuttosto che vederlo cadere nelle mani russe.
Ma anche qui i filo-occidentali parlano molto ma la loro capacità di controllare la popolazione è molto incerta, soprattutto dopo che i partiti di opposizione filo-russi hanno dichiarato che considererebbero una invasione ucraina della Transnistria come una invasione della Moldavia e la combatterebbero come tale. E questo significa che combatterebbero anche il governo centrale.
Intanto i russi hanno dichiarato che risponderanno “adeguatamente” a qualsiasi tentativo di invasione ucraina o di attacco alla Transinistria, confermando che entrerebbero quindi in azione per proteggere la repubblica separatista.
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