Le celebrazioni per la morte di Yahya Sinwar in Israele sono durate pochissimo. Due giorni fa Hezbollah aveva annunciato una nuova fase della guerra, nella quale avrebbe aumentato l’intensità e la qualità della sua risposta all’invasione di Gaza e del Libano, di fatto spegnendo gli entusiasmi legati all’assassinio da parte di Israele di circa 20 dei suoi comandanti più importanti, tra cui ovviamente Nasrallah.
La milizia libanese non solo non era, come trionfalmente annunciato, “nel caos e nel panico e praticamente smembrata” – una valutazione che l’esercito israeliano è stato costretto a ritirare pubblicamente solo pochi giorni dopo – ma continuava a seguire un piano ben disegnato ed eseguito di graduale escalation. Era così incredibile per gli israeliani che Hezbollah non avesse risentito per niente degli attacchi mirati non solo contro i suoi comandanti ma anche contro quelli che secondo Israele erano i suoi depositi strategici di armi, che qualche media israeliano ha iniziato negli ultimi giorni a mettere in discussione la morte dello stesso Nasrallah. “Probabilmente ci hanno ingannato e Nasrallah è ancora vivo.” scrivono negli ultimi giorni alcuni media israeliani, sopraffatti dalla perfetta organizzazione della milizia libanese. Come era possibile che, pur uccidendo uno dei più fini strateghi del Medio Oriente, Hezbollah continuasse ad essere perfettamente operativa?
Ovviamente, per quello che si sa, Nasrallah invece è morto ma Israele non capisce contro chi combatte ed il livello di preparazione dei suoi avversari, che siano Hezbollah, Hamas o l’Iran. Dopo la morte di Sinwar si fanno gli stessi discorsi su Hamas e invece la milizia palestinese, insieme con le altre, continua ad infliggere sconfitte pesantissime ad Israele a Gaza, con decine di morti e feriti tra i soldati israeliani.
In un messaggio chiarissimo oggi Hezbollah ha attaccato la casa del premier israeliano Netanyahu, in Cesarea, poco fuori da Tel Aviv. Addirittura Netanyahu potrebbe essere stato in casa quando l’attacco è stato portato. Il governo si è prima rifiutato di confermare dove fosse Netanyahu durante l’attacco, poi ha dichiarato che lui e la moglie non fossero in casa ma altrove anche se i rumor continuano a confermare che fosse invece in casa.
Il video mostra la situazione del complesso fortificato all’interno della residenza di Netanyahu, con una ambulanza inviata sul posto e macchine ferme per impedire l’accesso alla stampa.
Sia come sia, il messaggio di Hezbollah è chiarissimo: si è aperta una nuova fase nella quale la milizia libanese ha dimostrato non solo di poter attaccare qualunque parte del paese senza nemmeno usare le sue armi migliori ma ha anche dimostrato di possedere informazioni di intelligence precise anche sugli spostamenti delle figure più importanti del governo e dei militari. Del resto, qualche giorno fa aveva attaccato una base militare dell’esercito durante la cena, uccidendo e ferendo decine di soldati.
Oggi Hezbollah avverte il premier e tutte le figure più importanti del governo che non sono più al sicuro e che inizierà a colpirle direttamente, confermando quindi il passaggio dall’attacco verso i soli siti militari a quello anche delle figure civili più importanti di Israele, coinvolte direttamente nella guerra.
Da oggi Netanyahu e tutte le figure civili dovranno vivere nei bunker, viaggiare e volare super-protetti e saranno – di fatto – ostaggi nel loro paese. Hezbollah ha dimostrato di poter superare qualsiasi difesa israeliana e di colpire dovunque. Uno shock per l’intero paese e tutto il suo establishment.
L’era degli assassini mirati, e la caccia agli obbiettivi, viene aperta anche su Israele. Tutto l’establishment israeliano non sa più dove andare per essere al sicuro. Se la casa di Netanyahu non è sicura, nessun posto è sicuro. Hezbollah ha usato per questo attacco lo stesso tipo di drone usato per l’attacco qualche giorno fa alla caserma militare ad Haifa. Questo drone non può essere intercettato né abbattuto.
La censura militare è ovviamente scattata ed i media israeliani non possono pubblicare informazioni su questo attacco.
Ma i cittadini israeliani ci regalano comunque momenti comici, come il video di un elicottero da guerra Apache che sorvola Akka alla ricerca di un drone di Hezbollah, per abbatterlo, ed il drone che si presenta dietro l’elicottero, lo supera e lo lascia lì. Scene da film Disney, più che di guerra.
Poco fa Canale 12, confermando tutta la storia ha sintetizzato, evidentemente citando già ufficiali israeliani: “L’Iran ha cercato di uccidere Netanyahu”
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