Si capisce facilmente perché gli Stati Uniti gradiscano e stiano difendendo il governo dei post-fascisti in Italia e in tutta Europa. Dotati di strutture, come tutti i post-fascisti, sono però deboli e influenzabili, se non addirittura controllabili.
Più il razzismo muore e scompare, più le istituzioni capitaliste cercano di riesumarlo dalla sua tomba.
Nel comunicato diffuso dall’Iran non si dice che Cecilia Sala abbia violato “le leggi islamiche” ma “le leggi della Repubblica Islamica”. Quindi perché tutti riportano la versione delle leggi islamiche?
Avete indovinato. Deve sembrare che Teheran si muova in base a qualche barbarica legge islamica quando l’Iran sta solo restituendo all’Italia l’arresto tutto politico che ha effettuato.
L’Italia potrebbe ottenere la liberazione del suo agente in poche ore ma – sorpresa – i suoi padroni di Washington non vogliono, non glielo consentono, e dato che l’Italia non è un paese indipendente si trova bloccata tra due fuochi ed il nano non sa cosa fare.
L’arresto del cittadino iraniano Abedini Najafabadi è un atto politico, non giudiziario. Abedini Najafabadi non ha violato alcuna legge in Italia e non ha violato nemmeno alcuna legge negli USA e dove è stato chiesto il suo rinvio a giudizio in base ad una presunta violazione delle sanzioni contro l’Iran. Le cosiddette “sanzioni” non sono leggi, sono una pratica illegale denunciata diverse volte anche all’ONU perché contravvengono alle leggi internazionali. Insomma, sono illegali. Come ha scritto anche Il Fatto Quotidiano, tra l’altro, l’incriminazione di Abedini Najafabadi è arrivata dopo l’arresto effettuata in Italia, non prima, nonostante le indagini fossero in corso da almeno 10 anni.
Quindi l’Italia sta illegalmente detenendo un cittadino iraniano e l’Iran ha contestualmente arrestato un agente non solo italiano ma anche un agente USA, per mandare un messaggio indiretto anche ai pupari.
Ma perché gli USA hanno deciso di “arrestare” Abedini Najafabadi dopo 10 anni dall’avvio delle indagini e perché ha emesso il rinvio a giudizio dopo l’arresto e non prima? E’ semplice: questa crisi tra Italia ed Iran è ingegnerizzata, creata dagli Stati Uniti per generare tensione tra due paesi storicamente molto vicini.
Gli USA continuano a tentare di fare terra bruciata in Europa, costringendo i paesi del Vecchio Continente a tagliare tutti i ponti con i suoi presunti nemici, di fatto tentando di creare una sfera di influenza, una nuova cortina di ferro che questa volta protegga gli Stati Uniti ed i loro interessi commerciali. Fallita la possibilità di distruggere Russia, Iran e Cina, il piano B del Capitalismo USA è ridurre l’Europa alla sottomissione economica e militare.
Gli USA hanno creato quindi una crisi tra Iran ed Italia, due paesi storicamente molto vicini, per allontanarli e isolare non tanto l’Iran – che non può più essere isolato – quanto l’Italia stessa. Hanno difficoltà a mantenere il dominio su moltissimi paesi di quelli che venivano considerati il II ed il III Mondo e hanno deciso che devono distruggere economicamente e rendere dipendente tutta l’Europa.
L’Italia, un paese in fortissima crisi economica e con prospettive nerissime di crescita, è stata prima allontanata dalla Cina che le aveva prospettato condizioni favorevolissime nella sua Via della Seta e ora viene allontanata anche dall’Iran, paese storicamente vicino da millenni. Della Russia già sappiamo.
Servirebbe non solo un governo ma tutto un establishment politico indipendente oppure una fortissima opposizione dell’opinione pubblica, che però in Italia dorme e che consente al nostro paese di scivolare candidamente nella sottomissione coloniale.
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