Una continua umiliazione per Israele. A sorpresa il Ministro della Difesa Gallant ha dichiarato: “Siamo pronti a dolorose concessioni per riavere gli ostaggi in mano ai palestinesi”. Sebbene sia Netanyahu a dettare la linea che il Ministro della Difesa israeliano si dica disposto ormai a pensare persino a concessioni importanti (che può significare scambi con prigionieri importanti in mano ad Israele) significa che Israele sta iniziando ad accettare la propria sconfitta militare persino nei confronti delle fazioni palestinesi a Gaza che continuano a combattere e mietere vittime nell’esercito israeliano anche oltre un anno dopo l’inizio della guerra sanguinosa scatenata da Israele.
Intanto la Resistenza ha confermato l’accordo che esiste tra tutti i protagonisti: cessate il fuoco permanente su tutti i fronti o la guerra andrà avanti. Questo significa che se vuole un accordo con i palestinesi, che hanno sempre posto come condizione il cessate il fuoco permanente e una serie di altre richieste, Israele deve accettare di fermare la guerra anche contro il Libano e su tutti gli altri fronti. Altrimenti la Resistenza è pronta ad andare avanti.
Sarebbe una umiliazione storica per Israele che non è riuscita a sconfiggere militarmente nemmeno le fazioni di Gaza. Tuttavia Tel Aviv sa di non potersi permettere di continuare la guerra, specialmente alla luce della prossima risposta iraniana che manderà un segnale ancora più chiaro all’entità sionista.
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