Dopo oltre 20 anni di occupazione, dall’attacco con il pretesto della Guerra al Terrorismo, gli Stati Uniti sono stati obbligati ad abbandonare l’Iraq. Il Parlamento iracheno aveva già votato due volte chiedendo la fine dell’occupazione militare ma, complici gli ormai continui attacchi contro le sue basi nel paese – incrementati dopo l’avvio della guerra tra Israele e la Palestina – ora è ufficiale. Gli Stati Uniti hanno annunciato un “ritiro completo” dall’Iraq sia degli USA che della cosiddetta “Coalizione Internazionale”.
Il prossimo mese il Ministro degli Esteri iracheno viaggerà negli USA per annunciare il ritiro completo dal paese entro Settembre 2025, con l’eccezione del Kurdistan iracheno dal quale gli USA si ritireranno entro Settembre 2026.
Con l’abbandono del paese finirà probabilmente anche il controllo diretto degli Stati Uniti sul petrolio iracheno che ora viene gestito direttamente da Washington.
Senza dubbio questa è anche una mossa elettorale dell’amministrazione Democratica, che sa che gli statunitensi sono contrari in larghissima parte alle guerre e deve controbilanciare la posizione di Trump che promette di ritirarsi dalla guerra in Ucraina.
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