La situazione della Sala è così complessa che la Presidentessa del Consiglio ha interrotto le ferie, si è messa su un aereo ed è andata a parlare con il Presidente USA di persona.
Non ha delegato, come si farebbe di solito, perché sa due cose:
- la NATO sta facendo pressione sulla parte italiana perché assuma la posizione de “noi non trattiamo con i ricattatori”. Hanno iniziato quelli di Forza Italia a fare dichiarazioni in questo senso e probabilmente la NATO sta provando a convincere anche l’altra parte. La Meloni quindi non si fida dei suoi che giocano con il nemico, tanto da avere tolto a Tajani la gestione del caso;
- l’Italia non è Hollywood. Da noi la sciocchezze retoriche statunitensi non funzionano e più dura, più questa cosa rischia di affondare il governo.
Gli Stati Uniti vogliono l’incidente internazionale per allontanare l’Italia dall’Iran, paese con cui ha rapporti storici da millenni. Un problema che duri pochi giorni può sempre essere poi derubricato a incidente isolato, ad incomprensione, ma un incidente che duri mesi – con magari affondi retorici degli uomini NATO tra i politici italiani che inizino a parlare a sproposito – rischia di rovinare i rapporti tra i due paesi per molto tempo. Che è poi quello che vogliono gli Stati Uniti che stanno risucchiando l’Italia nel loro mondo parallelo come un buco nero, dal cui abbraccio mortale Roma non riesce più a sottrarsi.
Le ferie sono finite, le persone distratte dal Natale tornano alla normalità e una crisi con ostaggio che duri mesi rischia di affondare i consensi per il governo. La Meloni lo sa e capisce che dietro c’è una polpetta avvelenata.
Del resto, per capirlo basta sapere di come gli Stati Uniti abbiano praticamente preso il controllo degli apparati dello Stato Italiano per arrestare Abedini. Scavalcati i Servizi Segreti, che non ne sapevano niente e che invece erano il gruppo che doveva gestire la cosa. All’oscuro la Magistratura Italiana, chiamata con sua sorpresa a confermare un arresto mai ordinato e di cui non sapeva nulla e chiamata a confermarlo sulla base di dati che gli USA si rifiutano di fornire, pretendendo fedeltà assoluta.
Chi ha ordinato alla Polizia o chi per lei di andare ad arrestare Abedini se non l’ha fatto la Magistratura, non l’ha fatto il Governo e non l’hanno fatto i Servizi? Chi ha ordinato alla Magistratura Italiana di rifiutare i domiciliari per Abedini considerato che i giudici italiani non hanno nessuna carta per attestare la pericolosità dell’iraniano che non ha commesso nessun reato in Italia né in Europa?
E’ evidente che la cosa è stata progettata per creare un incidente tra Iran e Italia che ricorda, speriamo non negli esiti, il caso Regeni quando la NATO ha voluto creare un caso tra Egitto ed Italia perché fosse BP e non ENI a sviluppare i giacimenti egiziani.
E ancora: chi, se non la NATO, ha fatto uscire mentre la Meloni era in volo la notizia che il Presidente del Consiglio italiano stava andando a chiudere un accordo per assegnare a SpaceX (cioè al Pentagono) un contratto quinquennale per far girare le comunicazioni del Governo italiano sulle piattaforme “spia-facile” statunitensi?
Era questa la carta della Meloni? Era andata ad offrire i contratti per SpaceX in cambio di Abedini e quindi di Sala?
Già alle 10 stamattina l’uomo-NATO Renzi pubblicava sui social il suo rifiuto dell’accordo. A pensare male…
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