Siamo nella fase in cui, nei paesi ormai colonizzati dalla NATO perché ne dipendono completamente, possiamo annullare le elezioni se le persone non votano “come ci si aspetta”.
Sembra una barzelletta ma è quello che è successo in Romania. La cosa impressionante è che non sia stato denunciato nessun broglio elettorale, nessuna violazione delle procedure o delle normative, nessun errore di conteggio. Niente. Non c’è alcun problema legale o legislativo. Proprio zero.
Semplicemente, e *ufficialmente*, i rumeni non hanno votato come ci si aspettava per cui la consultazione non è valida.
Come ci spiega l’analisi dell’Institute for the Study of War (ISW), un think tank di Washington ormai usato come riferimento dai media e finanziato dalle aziende del settore della Difesa, “un candidato pro-Russia e anti-Occidente ha inaspettatamente vinto le elezioni”. Tutto qui.
L’ISW dimentica di dirci che seconda è arrivata una candidata, anch’essa “inaspettata” e mai considerata, che invece è anti-russa ma non è pro-Occidente. Ma anche lei non vale, non li avevate avvertiti.
Semplicemente non ha vinto chi doveva vincere per cui le elezioni non sono valide e sono state cancellate.
Questo ovviamente rende completamente nulla la Democrazia in Romania, nella quale le persone non possono più decidere niente – nemmeno i loro rappresentanti nell’unica forma di consultazione ormai rimasta – se questo non piace alle elite del paese.
Annullare le elezioni che non sono andate come previsto, senza alcuna base legale, senza alcuna infrazione documentata, sulla base solo di presunte (“probabilmente russe”, quindi nemmeno *sicuramente* russe) “interferenze” – qualsiasi cosa significhi – è ovviamente così labile che si può usare questa scusa in qualsiasi caso, contro chiunque e senza – pare – alcuna necessità di documentare alcunché. Chiunque può dire domani che Kim Jong-un ha “interferito” con le elezioni del Comune di Roccacannuccia e annullarle. Così, senza alcuna prova.
Eravamo abituati a questa forma di controllo sui paesi del III Mondo e invece la ritroviamo, operativa, in un grande paese europeo segno che tra poco arriverà anche nei maggiori paesi europei. Del resto, forme di controllo delle elezioni sono già in piedi in Germania (dove i partiti che riceverebbero più voti sono a rischio esclusione) e in altri paesi. Arriverà anche in Italia.
Appare chiaro a tutti che se si possono annullare le elezioni perché i cittadini di quel paese hanno votato in modo “inaspettato” la Democrazia in quel paese non esiste più. L’ISW ci conferma – non ridete, è tutto vero – che le elezioni sono state annullate “per una efficace campagna di massa [russa] su Tik-Tok”. Non ridete, è così, lo leggete nel comunicato dell’ISW.
Ma quello che sorprende, ancora e di nuovo, è la miopia delle Sinistre europee che non denunciano assolutamente questa situazione perché avrebbe vinto un candidato di una formazione di Destra. Ho cercato tra i miei contatti di Facebook, di Twitter, di Instagram, di Thread, dovunque, qualcuno che dicesse qualcosa. Tipo “ma non si possono annullare le elezioni così” o una cosa moderata, un discorso generico.
Non ho trovato niente ma oggettivamente non ho controllato su TikTok, che uso pochissimo, e quindi magari stanno tutti de là e io non me sono accorto…
Questo è francamente spaventoso perché indica un sistema di doppia morale che non rende degne di fiducia queste formazioni perché indica la volontà – chiara – di lasciarsi le mani libere e tradire qualsiasi cosa si sia detto in precedenza.
Chi si richiama ad un principio e poi non lo difende quando non gli conviene è pronto ad abbandonarti quando gli fa comodo.
Non che non ce ne fossimo accorti con il covid, che ha chiarito come molti discorsi di principio siano essenzialmente delle chiacchiere da mettere in soffitta in base alla convenienza.
Certo che vivere con parenti così… chi dovrebbe avere paura dei nemici a questo punto?
Annotiamo che le elezioni in un grande paese europeo occidentale sono diventate ormai valide se piace il risultato. Le persone non hanno diritto di fare sorprese, di votare chi vogliano se non lo dicono prima. Non fate scherzi, non la prendono benissimo.
Spaventa che passi – de facto e senza leggi – la sospensione della Democrazia in Romania. Spaventa persino di più il silenzio imbarazzante degli altri.
Ci penserei due volte a condividere il pane con persone così perché se la pagnotta fosse un po’ annerita, magari ti ritrovi solo in autostrada a chiedere un passaggio per tornare a casa, pure se piove e fa freddo.
Tutto sommato questo è un passo in avanti, per quanto sembri strano. Si è sempre detto che la Democrazia borghese è solo la libertà per i padroni degli schiavi (come diceva quello lì) e non per tutti, che è solo una illusione di libertà.
L’annullamento delle elezioni, prima con qualche scusa debole ora addirittura senza scuse, è un passo in avanti che deve spingere le persone alla consapevolezza che le elite borghesi non hanno alcun interesse perché loro decidano davvero qualcosa se non coincide con i loro interessi.
Tutto sommato è un buon passo in avanti che rende evidente che la Democrazia borghese è un inganno e che come diceva Mao la libertà sta… insomma lì. Non me lo fate scrivere che poi mi mettono in shadowban più di quanto lo facciano di già.
Non importa se avrebbe vinto un candidato di Destra perché, come è più che evidente, non è la “Destra” il problema, ma la disponibilità dell’offerta. Se mentre affoghi solo Satana ti dà una mano per uscire dall’acqua, allora Satana sia il benvenuto.
Importa che questo spinga un passettino, anzi un passettone, i cittadini rumeni verso la ribellione. Di solito la prima volta che fanno cose così ardite ne rimani stordito e confuso perché non te lo aspetti ed è normale.
Vediamo cosa succede al prossimo giro della giostra.
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