Nell’ultimo e più ridicolo impeto di censura euronazifascista la Germania, sfruttando i precedenti introdotti con la psicofollia covid19 che a questo – e nient’altro, con buona pace dei minion – serviva, ha deciso di “bandire il triangolo rosso di Hamas”, come lo chiamano loro. La Camera ha già approvato la mozione che ora andrà al Senato dove si presume venga approvata senza difficoltà.
Questa è la gente che ha titolato a tutta pagina che la Russia aveva bloccato i canali europei nel paese, senza temere di risultare ridicola.
Trivia: è il momento buono per parlare del triangolo rosso della resistenza palestinese.
Perché la resistenza palestinese nei suoi video ha scelto il famoso triangolo rosso rovesciato? Il richiamo ad una certa simbologia legata ai videogame ed anche alla bandiera palestinese è evidente ma perché il triangolo è rosso e non è, che so, verde (il colore di Hamas), giallo (quello di Hezbollah) o nero, quello dell’Islam?
Per capirlo bisogna avere ascoltato la Resistenza palestinese ma anche i discorsi di Hezbollah o degli altri componenti dell’asse della Resistenza. Sin dal 7 Ottobre – ma anche prima – nei discorsi dei palestinesi si sono sempre usati i termini nazista e fascista quando si fa riferimento ad i̷s̷r̷a̷e̷l̷e̷ . Ogni comunicato di qualsiasi fazione della Resistenza definisce “nazista” o “nazifascista” o semplicemente “fascista” il regime di Tel Aviv.
Non era solo un modo per offendere gli israeliani, trasformatisi nella loro nemesi, ma è stato un modo soprattutto per riconnettere la loro lotta a quella, molto popolare soprattutto tra i giovani, contro il fascismo occidentale. E’ stato un modo per legare la loro lotta all’operazione russa in Ucraina contro il nazifascismo della NATO, anch’essa enormemente popolare nonostante la propaganda NATO cerchi di fermare questa popolarità. E’ stato un modo per connettere la loro lotta ai giovani statunitensi di anti-fa, della sinistra radicale e dei movimenti grassroots negli Stati Uniti.
Il triangolo rosso è stato scelto perché era quello usato dai nazisti del Reich tedesco per indicare i prigionieri politici nei campi di concentramento. Era usato soprattutto per i socialisti ed i comunisti ma in generale per qualsiasi detenuto politico. E’ stato largamente usato negli anni 50-60-70 nella simbologia dei movimenti di Sinistra.
Il triangolo rosso è stato largamente usato anche successivamente alla Rivoluzione d’Ottobre ad esempio dall’artista di avanguardia El Lissitzky proprio come simbolo del supporto per la Rivoluzione contro i Bianchi di Russia (“Spezza i Bianchi con il cuneo rosso”).
Voi pensate che questa gente viva nelle caverne ed invece queste persone sono più connesse a quello che succede nel mondo di quanto facciano i papaveri della NATO o dei governi occidentali, ormai completamente chiusi in un loro mondo fantastico che non capiscono e che pensano di governare come facevano i loro nonni.
L’uso del triangolo rosso ha immediatamente saldato la lotta della resistenza palestinese con quella antifascista della seconda guerra mondiale, estremamente popolare tra i giovani specialmente nei paesi che sentono il tallone della NATO sulla testa, ha saldato immediatamente (legittimandosi a vicenda) la lotta della Resistenza a quella contro le truppe nazifasciste della NATO in Ucraina proprio mentre l’Occidente riabilita il nazifascismo a tutti i livelli, ha immediatamente dichiarato i palestinesi prigionieri politici come al tempo del Reich ed ha dato una simbologia a milioni di giovani (persino ragazzini) che volessero (ed anzi, erano ansiosi) di poter esprimere il loro supporto alla causa palestinese.
Ha consentito alle persone sui social network di riconoscersi, di capire che sono tanti e sono tutti schierati con la Palestina nonostante la propaganda sionista. Ha dato alle persone modo di esprimere supporto non genericamente ai palestinesi come fanno tanti a parole mentre poi sottobanco vendono armi ad i̷s̷r̷a̷e̷l̷e̷ . Ha consentito a milioni di giovani di esprimere supporto alla lotta armata contro il nemico sionista, non genericamente il supporto da white saviour per i poveri straccioni di Gaza.
Il triangolo rosso ha sensibilizzato tutti a fare la loro parte nella lotta. I ragazzini hanno affondato Starbucks e McDonald’s, hanno costretto l’Adidas a rinunciare ai suoi progetti in i̷s̷r̷a̷e̷l̷e̷ e ad Intel di cancellare la costruzione di un importante centro di produzione di chip da miliardi di dollari sul suolo israeliano.
Ha saldato, per quanto sembri incredibile, le lotte sindacali negli Stati Uniti – largamente guidate da giovani di Sinistra supporter della Palestina che hanno usato il triangolo rosso – alla guerra a Gaza. Tutti attorno al triangolo rosso che non significa genericamente supporto ma supporto alla resistenza armata palestinese e resistenza in tutto il resto del mondo.
Voi pensate che queste persone vivano nelle caverne, che i selvaggi islamici non sappiano nulla del mondo moderno. Intanto le persone affinano il loro nuovo potere e si connettono direttamente fra di loro senza bisogno di intermediatori né “spiegoni” solonici, provando a trovare equilibri anche tra le diversità, persino tra conservatori e progressisti, per evitare conflitti ma per contaminarsi culturalmente.
Un processo che, come dimostra la Germania, i governanti temono ma che molte persone in Occidente ignorano e non capiscono. Ne capisce le potenzialità però la classe dominante, impegnata a cercare di spezzare questa connessione.
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