OPCW: nessun attacco con armi chimiche del governo siriano a Marea. Sono stati gli amici degli occidentali, l’ISIS

Se oggi la credibilità delle agenzie occidentali è pari a zero, fiaccata dalle innumerevoli menzogne usate negli anni per attaccare tutti i paesi sgraditi e rovesciare i legittimi governi scelte dai cittadini di quei paesi, lo si deve anche ad anni di imbrogli e bugie che con il tempo sono venute alla luce. In questo momento in Occidente credono alle menzogne diffuse a piene mani dalle élite occidentali solo coloro che, pur davanti a prove su prove, smarriti o semplicemente complici non si rassegnano.

Un’altra delle menzogne è appena stata smentita dall OPCW, l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche: non fu Assad ad attaccare nel 2015 in Siria la popolazione siriana con armi chimiche ma sono stati gli amici degli occidentali, direttamente finanziati dai governi della NATO e da Israele. E’ stata l’ISIS/ISIL, lo Stato Islamico che da ormai due decenni viene usato come braccio armato dell’Occidente nell’area e che, grazie all’aiuto della Russia, la Siria sta eliminando dal suo territorio.

Al tempo, nel 2015, le prezzolatissime – come si vede bene oggi – agenzie stampa internazionali hanno largamente riportato la notizia di Bashar al-Assad che aveva usato delle armi chimiche (tra cui, dice l’OPCW, l’Iprite) per colpire la popolazione di Marea, nell’area di Aleppo, allora controllata dai tagliagole filo-occidentali. Subito si disse che Assad aveva attaccato la popolazione che gli si era ribellata contro, quando invece sappiamo bene che lì la popolazione è sostanzialmente ostaggio delle milizie filo-occidentali.

OPCW identifies ISIL as perpetrators of 2015 chemical attack in Marea, Syria | OPCW
IIT report concludes ISIL held exclusive means, motives, and capabilities to deploy sulfur mustard in 2015 attack
www.opcw.org

Qualche anno dopo, nel 2018 a Douma, una menzogna simile portò ad un attacco missilistico contro la Siria nel tentativo di colpire strutture militari e civili ed indebolirle per ribaltare l’esito della guerra. Anche in quel caso, gli ispettori dell’OPCW trovarono che erano stati i miliziani pro-Occidente ma il direttore dell’Agenzia tentò di coprire il loro rapporto, ribaltandolo completamente per consentire alla NATO di dare il via all’attacco.

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