L’Ucraina è ormai agli ultimi disperati colpi per tentare di invertire la tendenza e trasformare la sua sbandierata controffensiva in almeno uno stallo. L’esercito di Kiev ha già perso quasi 50mila uomini senza arrivare nemmeno alla prima linea di difesa russa mentre l’esercito di Mosca sta attivamente avanzando in molti settori. Ora giungono notizie che Kiev avrebbe deciso di usare 30 delle sue ultime 33 brigate di uomini nell’ultimo disperato tentativo di sfondare le linee nemiche.
Se, come tutto lascia presagire, questo ultimo tentativo fallirà, letteralmente l’esercito ucraino sarebbe annientato, con le ultime 3 brigate che rimarrebbero a coprire probabilmente la fuga dei personaggi più influenti. Se i russi supereranno anche questo ostacolo nulla rimarrà più fra loro e l’arrivo a Kiev e Leopoli e quindi la liberazione di tutto lo stato ucraino. Uno scenario da incubo per la NATO che non a caso ha preparato l’ingresso poi in guerra della Polonia, una escalation però tutta da provare mentre centinaia di migliaia di russi avanzano verso il confine occidentale del paese.
Il segnale che Kiev si gioca il tutto per tutto viene anche dal fatto che le più famose e potenti, in termini di armamenti, brigate del suo esercito sono state schierate nell’ultimo assalto, insieme anche con le ultime armi occidentali che erano state risparmiate su esplicita richiesta della NATO: i carri armati Challenger2 britannici e gli Abrams statunitensi.
L’Ucraina sta quindi lanciando tutto quello che ha e si prepara però al peggio. Il deputato del Parlamento ucraino Yegor Chernev ha dichiarato che una mobilitazione generale potrebbero essere annunciata dall’Ucraina qualora “fosse in pericolo l’esistenza stessa dello stato ucraino”, cioè se lo stato si sgretolasse dopo la sconfitta del suo esercito.
Se questo servirà e se la popolazione che ha sfuggito la guerra fino ad ora abbia davvero voglia di entrare in guerra, è tutto da dimostrare. Così come è tutto da dimostrare che il piano di cedere i territori occidentali alla Polonia per farla entrare in guerra avrà davvero seguito.
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