Non c’è niente che sia stato detto sul covid19 dalle autorità (anzi, “autorità”), dai media mainstream e dalle decine di influencer pagati per mentire o semplicemente scemi, che sia poi risultato vero. Zero. Niente.

Il 19 Dicembre del 2020 in Israele iniziano le somministrazioni del farmaco impropriamente chiamato vaccino. Il 30 Gennaio, quindi circa un mese dopo, il CDC sa già che il farmaco non protegge dalla trasmissione né dall’infezione e la direttrice Rochelle Walensky ne discute urgentemente con altri componenti del CDC tra cui il “Tony” menzionato sarà probabilmente Tony Fauci.

Lo sappiamo grazie ad e-mail desecretate a causa di una richiesta FOIA:

“Cari,

Ho avuto una chiamata con Francis Collins stamattina e uno dei problemi di cui abbiamo discusso è stato quello delle infezioni dopo la vaccinazione [“vaccine breakthroughs”].

Nancy ed io ne abbiamo discusso brevemente qualche settimana fa e ho capito che [omissis].

Ne dovremmo discutere? Quali sono i prossimi passi? Francis ne sta parlando anche con Tony.”

Notate come il 30 Gennaio non sia passato ancora un mese dall’inizio delle somministrazioni in Occidente, con l’esclusione di Israele. La Walensky afferma di avere già parlato con “Nancy, qualche settimana fa”, cioè il problema è noto ormai da settimane persino nemmeno un mese dopo l’inizio delle somministrazioni. Cioè è sempre stato chiaro che il farmaco non preveniva la trasmissione e non proteggeva dall’infezione. Lo sapevano prima di iniziare le somministrazioni ma per due anni, fino a quando la cosa era così evidente da non poter essere nascosta, hanno mentito e negato la circostanza per continuare con le somministrazioni.

Hanno tolto alle persone il lavoro, hanno loro proibito di fare qualsiasi cosa e mentre lo facevano sapevano da sempre che il farmaco che volevano imporre non avrebbe avuto alcun effetto.

Non c’è niente che sia stato detto sul covid19 che era vero, dal giorno 1.