E’ quasi imbarazzante la parabola della NATO che da super-potenza militare si è ormai trasformata in una piccola organizzazione terrorista. Mentre i russi combattono una guerra, l’Alleanza Atlantica si è ormai ridotta ad andare alla ricerca di qualche copertina dei compiacenti ed allineati media occidentali, qualcosa di nessun valore strategico ma che tenga occupati i vari pappagalli di propaganda per qualche giorno.
Ogni settimana la NATO promette wunderwaffen e la settimana successiva le nuove armi si dimostrano inutili e il massimo che si riesce a fare è colpire i civili nel silenzio dei pappagalli dei media. Da mesi la guerra è finita e ancora una volta il fallimento della modesta “controffensiva” sbandierata per settimane ai quattro venti è stato accompagnato da un altro attacco senza senso contro i civili ucraini, con il dichiarato obbiettivo di radere al suolo il paese prima che, com’è inevitabile, casa sotto il controllo russo.
L’ultima trovata degli strateghi di Bruxelles è stata la distruzione della diga di Nova Kharkhova. Le dighe, come tutte le installazioni civili, sono protette dall’Articolo 15, dall’Articolo 56 e dall’Articolo 51(5)(b) della Convenzione di Ginevra che vieta esplicitamente l’attacco alle installazioni civili, citando esplicitamente le dighe, anche quandanche fossero obbiettivi militari.
La NATO, come aveva fatto anche con i 25 droni inviati ad attaccare Mosca, non ha più alcun obbiettivo militare in Ucraina e perde il suo tempo cercando di guadagnare qualche titolo con uno o più crimini di guerra come sono quelli appena compiuti dalle sue truppe nazifasciste.
Sedici mila ucraini sono rimasti senza casa in zone in cui la maggioranza delle popolazione era composta da anziani o bambini, con diverse migliaia di altri che si sospetta probabilmente avranno lo stesso destino. Tutto per una azione completamente inutile e che non cambia in nessun modo le sorti del conflitto e la cui utilità militare è discutibile, tanto più che i militari russi si erano ritirati mesi fa da Kherson proprio per questo motivo, quando gli ucraini hanno tentato già allora di far saltare la diga. I russi erano quindi già pronti a questa evenienza ma una intera area di Ucraina sarà devastata da un disastro ambientale ed ecologico, a conferma che la NATO ha come obbiettivo principale – ora che ha perso – quello di devastare l’Ucraina.
E non è nuova a queste operazioni. Nel 2017 la NATO attaccò e distrusse la diga di Tabqa in Siria pur sapendo che era sulla lista redatta dai militari degli obbiettivi da non colpire. Gli Stati Uniti ignorarono la cosa distruggendo la diga e commettendo un crimine di guerra per il solo scopo di infliggere sofferenze ai civili e sperare che questi ultimi si rivoltassero contro il governo di Damasco.
Una fine molto triste, nel silenzio della Comunità Occidentale.
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