Le banche cinesi hanno iniziato ad offrire ai loro clienti, sia privati che commerciali, conti correnti di conversione tra lo yuan e l’oro. I nuovi prodotti consentono di acquistare oro attraverso un conto corrente in yuan e depositare l’oro in conti correnti specifici. L’oro può poi essere richiesto alla banca e ritirato oppure usato per per altre transazioni. Il taglio minimo acquistabile è 1 grammo e il conto corrente in oro può essere usato per altre attività come l’accumulazione, per lo scambio d’oro con altri soggetti e per la riconversione in moneta. Il valore del conto verrà aggiornato in tempo reale.
Questa misura è vista da molti come parte delle attività con cui i governi cinesi e russo stanno incoraggiando il loro cittadini ad acquistare oro mentre la Cina continua a rastrellare il metallo sul mercato. L’oro viene così di fatto di nuovo equiparato alla moneta per la maggiore parte dei cittadini cinesi e rimesso in circolazione a supporto di moltissime attività molto popolari.
Nel frattempo da settimane l’Fondo Monetario Internazionale (FMI o IMF) ha nuovamente minacciato lo Zimbabwe che prevede di introdurre a breve una nuova moneta digitale basata sull’oro. L’FMI sta cercando di impedirlo ed ha nuovamente avvertito lo Zimbabwe che la priorità deve essere data “alle liberalizzazione del mercato di valute estere”.
I movimenti attorno all’oro sono da anni al centro di contese ma di recente si è ipotizzato che JP Morgan sia fortemente esposta nei confronti di derivati che scommettono sul calo del prezzo dell’oro ed una sua brusca variazione verso l’altro potrebbe affondare il colosso bancario americano.
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