Un nuovo studio pubblicato su Nature – Ecology ed Evolution rivela una scoperta eccezionale fatta da ricercatori tra i quali figura anche l’italiana Margherita Mussi.
Una civiltà sconosciuta lavorava l’ossidiana in Etiopia circa 1,2 milioni di anni fa, ben prima di quanto comunemente si fosse pensato fino ad ora. I ricercatori hanno per prima cosa determinato che il sito di Simbiro III (Melka Kunture, Upper Awash, Ethiopia) era effettivamente un sito di produzione di utensili, in particolare di asce di ossidiana, ma non era la località in cui viveva la civiltà sconosciuta che lo usava e quindi era effettivamente un sito di produzione. Questa divisione delle attività ed in particolare la separazione tra i luoghi in cui si viveva e quelli in cui si svolgevano altre attività è certamente sintomo di un pensiero complesso e anche della capacità organizzativa e di pianificazione che non si credeva nessun ominide possedesse prima di 500 mila anni fa al massimo. Simbiro III smentisce questa idea riportando indietro le lancette di almeno altri 5-700mila anni fino a 1,2 milioni di anni fa, al confine della comparsa dei primi ominidi, comunemente fatta risalire ad un periodo tra 1 e 2 milioni di anni fa.
Ma ancora più particolare è la scoperta del materiale che veniva lavorato e cioè l’ossidiana, un materiale di origine vulcanica che è molto difficile da maneggiare. Ancora oggi chi lo lavora usa dei guanti protettivi a causa della sua estrema pericolosità, essendo infatti tagliente come le più affilate lame che conosciamo. Inoltre, lavorarlo non è semplice perché pur essendo molto tagliente, è anche estremamente delicato e un colpo sbagliato può indurre delle fatture che lo rendono inutile o addirittura spezzarne il cuore. Anche nel nostro tempo, quindi, non è facile maneggiare l’ossidiana.
Normalmente si ritiene che la capacità di maneggiare questo materiale non si sia diffusa prima del Mesolitico o Neolitico. Ancora nel Mesolitico, risalente a circa 10mila anni fa e quindi un milione di anni dopo la civiltà etiope che lavorava in Simbiro III, gli uomini avevano perfezionato la lavorazione della pietra usando schegge di selce legate ad ossi o bastoni di legno per costruire strumenti per la caccia. Questo tipo di attività non è paragonabile al lavorare l’ossidiana, cosa che la civiltà di Simbiro III non solo faceva ma padroneggiava con sicurezza. Il sito era infatti una fabbrica di asce in ossidiana nella quale sono stati ritrovati 578 elementi dei quali solo 3 non erano scolpite con il materiale vulcanico. Una vera fabbrica, come la chiameremmo oggi, ma anche l’indicazione che questo tipo di lavorazione non affatto occasionale ma una attività consolidata.
Siti di questo tipo sono stati scoperti solo verso la fine dell’Età della Pietra e solo in Europa fino ad oggi ma la civiltà si Simbiro III non solo lavorava l’ossidiana ma per farlo in modo così massiccio doveva aver risolto anche il problema tecnologico di staccare grandi lastre del materiale per poi dividerlo in parti più piccole cosa che, data la sua fragilità, non è affatto semplice. Inoltre, le asce prodotte nel sito erano molto simili tra di loro, oggi diremmo che erano “standardizzate” e cioè chi la lavorava aveva elaborato una modalità che ripeteva con maestria fino a produrre centinaia di versioni molto simili.
Non sappiamo quale civiltà o specie di umani possa avere portato avanti queste attività almeno 1 milione di anni prima di quanto pensassimo e se questa fosse una eccezione, visto che Simboro III è il primo sito di questo tipo scoperto fuori dall’Europa, o una capacità diffusa. Sarebbe ancora più misterioso se, come tutto sembra indicare, quella civiltà etiope fosse una eccezione e se questa capacità sia tecnologica che organizzativa non sia stata condivisa con altri uomini che l’hanno “riscoperta” solo molti anni dopo.
In ogni caso questo conferma ancora, se ce ne fosse bisogno, che bisogna mantenere la menta aperta e non chiudere se stessi nell’idea che la nostra civiltà abbia scoperto e sappia tutto quello che c’è da sapere sui nostri antichi predecessori e persino sulla Storia dell’Umanità. Conoscerne una parte ed essersi fatti una idea di quello che potrebbe essere accaduto non vuol dire assolutamente averne una conoscenza completa e nemmeno attendibile.
Leave a Reply