Se oggi sentite a massimo volume delle proteste in Cina è perché in effetti qualche giorno fa è successo qualcosa di molto significativo. Nelle elezioni tenute a Taiwan il Koumintang (KMT), il partito che tradizionalmente è più vicino alla Cina, ha riportato una schiacciante vittoria contro il Democratic Progressive Party (DPP) filo-occidentale, costringendo la premier Tsai Ing-Wen, quella che aveva accolto Nancy Pelosi, a dimettersi.
Il KMT ha vinto 13 delle 21 cariche esecutive tra città e contee.
Il DPP filo-occidentale paga i teatrini organizzati con gli USA e non appena hanno potuto decidere i taiwanesi si sono schierati ben lontani da chi li vorrebbe far diventare i prossimi ucraini. Forse questa notizia non l’avete sentita perché qualcuno la considera molto problematica.
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