Da settimane tiene banco il caso Musk, con il proprietario di Tesla e di Starlink che continua a scrivere e proporre piani di pace tra cui quello che ha fatto arrabbiare gli ucraini e che prevede sostanzialmente di riconoscere le richieste di Mosca e trattare una pace su quella base. Per queste affermazioni è stato mandato in poco elegante al diavolo dal Ministro degli Esteri ucraino.
Ma la parte interessante della storia di Musk è che le scuse che sta usando per cercare di disimpegnarsi sono sempre diverse. Prima era la paura di una guerra nucleare per cui Elon diceva di avere interrotto il funzionamento di Starlink sull’Ucraina
Poi Musk ha cambiato idea e l’altro giorno ha detto che Starlink non può sostenere i costi necessari al suo funzionamento e che il Pentagono deve sostituirlo o pagare i costi. Quindi era una questione di soldi.
Poi subito dopo Musk aveva lasciato intendere che la decisione non era strettamente monetaria ma una sorta di risposta all’invito del Ministro ad andare al diavolo.
Alla fine poche ore fa Musk ha cambiato ancora posizione e questa volta ha detto quella che è la verità: la Russia potrebbe distruggere Starlink. Ed è questo, in realtà, il motivo per cui vuole ritirare il più velocemente possibile il suo supporto.
C’è una grande differenza tra i sistemi [satellitari] civili e quelli militari. Starlink è l’unico sistema di comunicazione che continua a funzionare al fronte. Gli altri sono tutti morti
La Russia sta cercando di distruggere Starlink. Per cautelarci, SpaceX ha riassegnato un numero di risorse molto significativo verso le difese.
Nonostante questo, Starlink potrebbe comunque morire.
Elon Musk, Twitter, 15/10/2022
La fibra Internet, le linee telefoniche, le torri dei cellulari e tutte le altre comunicazioni basate sullo Spazio sono state distrutte nelle zone di guerra.
Starlink è tutto quello che rimane. Per adesso.
Elon Musk, Twitter, 15/10/2022
La verità dietro la “confessione” di Musk è semplice e se ne era già parlato. Da settimane Starlink non funziona al fronte perché viene attivamente bloccato dai russi. Musk stesso aveva confermato il jamming sin da Marzo ma diceva che Starlink l’aveva superato.
Le cose sono però cambiate da quando Shoigu in persona ha parlato dei satelliti commerciali che aiutano i militari, facendo capire che questi potrebbero essere oggetto non solo di interferenza (il meno) ma della completa disabilitazione. Dato che è improbabile che la disabilitazione sia solo software, perché in teoria Starlink dovrebbe essere protetta da questo tipo di attacchi e anche disabilitare uno o due dei satelliti del “treno” non disabiliterebbe l’intero sistema, quello che Musk teme quando dice che la Russia potrebbe “uccidere” (kill) Starlink è che si arrivi al danneggiamento o all’abbattimento dei satelliti.
Tra l’altro Musk teme che a questa mossa gli USA possano non rispondere davvero, perché la distruzione di un satellite militare sarebbe un casus belli ma Starlink non è ufficialmente un progetto militare e quindi gli USA potrebbero limitarsi ad una forte protesta, forse una rappresaglia ma non andare oltre con il risultato che Musk si ritroverebbe senza Starlink e solo tante scuse e pacche sulle spalle. Ecco perché chiede al Pentagono non tanto di pagare i costi quanto di prendere il controllo del progetto e dichiarare Starlink almeno un asset militare.
Cosa che poi la rete in effetti è perché il suo design a mini-satelliti (video) serve appunto a resistere ad eventuali attacchi per l’abbattimento.
La Russia ha il sistema S-500 (“Prometeo”) che è stato progettato proprio per l’abbattimento dei satelliti in orbita e Mosca potrebbe decidere un giorno che vuole iniziare la sua campagna d’Inverno chiudendo gli occhi all’Occidente e abbattendo Starlink. Che, come conferma Musk, è ormai l’unico sistema “spaziale” ancora attivo in Ucraina: tutto il resto non funziona più.
Elon non è scemo. Ha capito che i russi fanno sul serio e sta cercando di salvare la creatura che gli ha fruttato miliardi di soldi pubblici e da cui lui stesso può ricavare miliardi.
Ovviamente Musk non ha interrotto il funzionamento di Starlink. Questo è solo damage-control dopo aver pubblicizzato per anni l’impossibilità di bloccare la nuova tecnologia di satelliti che intendeva vendere proprio per uso militare. Starlink è stato semplicemente bloccato dai russi. Rimanendo in Ucraina Musk sta distruggendo l’immagine della sua creatura e potrebbe anche perderla fisicamente.
Questi messaggi indicano chiaramente che Musk non abbia paura delle interferenze, del cosiddetto jamming che blocca il segnale ma non danneggia i dispositivi che sono semplicemente interdetti, ma abbia paura di un vero e proprio attacco che distrugga Starlink fisicamente, cosa da dalla quale sarà difficile, costoso e lungo riprendersi.
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