Sin dall’inizio si è detto che il prezzo che la NATO sta pagando per avere completamente sbagliato i calcoli è il suo ridimensionamento globale. La Russia, da sola e senza usare le sue armi migliori, sta tenendo impegnati tutti e 30 i paesi della NATO e sta vincendo non solo la guerra sul campo di battaglia ma anche quella economica.
L’errore strategico dei paesi Occidentali è stato quello di credere alla propria propaganda e pensare, davvero, che in poche settimane o giorni avrebbe stretto il cappio attorno alla gola di Mosca e l’avrebbe costretta alla resa, magari sparando persino pochissimi colpi. Questo errore sta costando carissimo perché oggi la NATO è esausta sia dal punto di vista militare che da quello economico ma in nessun caso può accettare una qualsiasi pace ora perché sta perdendo e una qualsiasi tregua significherebbe solo accettare la propria sconfitta, mandando nel mondo il messaggio che l’Alleanza è ormai una tigre di carta.
Se non vuole uscire sconfitta su tutti i fronti la NATO oggi è costretta a vincere questa guerra e mentre gli europei ormai chiedono a gran voce uno stop, gli Stati Uniti sanno bene che se non riusciranno ad imporre una loro vittoria significherà che hanno perso. Non esistono pareggi in questa situazione nella quale la NATO ha cacciato se stessa costringendo la Russia ad intervenire in Ucraina.
E tocca al generale in pensione Wesley Clark, ex-comandante NATO della guerra in Yugoslavia, chiarire senza mezzi termini la situazione: “La NATO” ha ribadito “deve entrare in guerra in Ucraina.”
“Rendiamolo ufficiale ed entriamo ufficialmente in guerra a fianco dell’Ucraina. Dobbiamo ordinare ai russi di cessare le ostilità e questo conflitto non si può fermare senza l’ingresso della NATO nelle operazioni militari”
Clark sa cosa c’è in gioco e lo chiarisce subito: “La NATO deve andare oltre i suoi confini con la guerra in Ucraina” e poi la stoccata “Se l’Alleanza non può farlo allora deve cessare le sue attività e sciogliersi”.
Siamo esattamente a questo punto, il punto in cui la NATO si è cacciata in un vicolo cieco e ora deve entrare ufficialmente in guerra con la Russia sperando di riuscire ad intimidirla. Se non lo farà, semplicemente dimostrerà di non essere più in grado di battere i russi e quindi di non avere più alcuna rilevanza.
E la NATO è il braccio armato del Capitalismo occidentale, quella che imposto con la forza, negli ultimi 40 anni, i cambiamenti politici ed economici di cui il Capitalismo occidentale aveva bisogno. Se la NATO non è più in grado di farlo, non solo l’Allenza ma tutto l’Occidente semplicemente verrà ridimensionato.
La tragedia e la follia dell’errore avventato compiuto in Ucraina dall’Occidente sta tutto lì: l’essere ora costretti ad entrare in guerra contro un nemico forse troppo forte oppure accettare di ridimensionarsi e questa è una cosa che le élite occidentali non possono prendere in considerazione.
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